I nostri bancali stanno ormai dando l’addio ai pomodori e alle poche insalate lasciate fiorire da un pezzo, vediamo se il prossimo anno cresceranno da sole.
L’orto non è sempre rigoglioso, meravigliosamente verde e prolifico, ma come la vita, ha le sue stagioni e, ogni anno, ci mette di fronte alla vecchiaia, alla morte e anche al rinnovamento.
Perché proprio nel morire nascono le nuove generazioni, perché voglio vedere del bello anche nel marcio che nutrirà la terra per l’anno a venire, perché voglio amare anche il vetusto, la grigia e grinzosa vecchiaia, che si porta profondità ed esperienza. Ma non voglio essere ingenua, talune vecchiaie sono anche tristi, dolorose e per nulla sagge, pur tuttavia voglio apprezzare esattamente con la stessa intensità anche questo momento della vita, attenderlo senza troppa angoscia, celebrarlo come età uguale alle altre.